Ci vuole coraggio a salire su un palco. Con decine di occhi che si aspettano qualcosa da te.
Ci vuole coraggio, e concentrazione.
Memoria, anche.
Quindi con il coraggio si sale sul palco, con la memoria si ricorda la battuta da dire, e con la concentrazione si cerca di non ridere.
Poi ovviamente ci si deve buttare, liberare.
Solo allora si potrà prendere consapevolezza del proprio corpo, di tutto. E calarsi nella parte.
Nel secondo incontro di teatro abbiamo usato le maschere neutre. In grado di annullare qualsiasi espressione facciale, per rendere tutti uguali. E muoversi come un coro.
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