Cosa c’entrano le macchie di Rorschach, utilizzate di solito negli istituti psichiatrici, con il nostro corso di Concept Art?
Leggendo questo Blog tutto sarà presto più chiaro.
Super carichi per un’altra settimana in cui sperimentare e dare sfogo alla loro creatività, i ragazzi del Master Art continuano a lavorare in scala di grigi.
Questa volta però utilizzando Procreate, la famosissima app per iPad.
E siccome ci piace non farci mancare nulla, i nostri non solo semplici iPad ma i Pro.
E sono i più grandi che ci siano sul mercato.
Ogni iPad è inoltre dotato di una speciale pellicola.
Le shield protector di Doodroo, che ricreano un effetto molto piacevole al tatto, dando quasi la sensazione di disegnare su carta.
Per questo modulo i ragazzi hanno iniziato con delle shapes di base: delle forme astratte, silhouette di tutti i tipi, alcune riconoscibili, altre un po’ meno.
Il gioco che facciamo è simile all’esperimento che viene fatto mostrando le affascinanti macchie di Rorschach.
Perché in fondo si sa che gli artisti hanno una vena di pazzia.
Ed ecco che allungando o ruotando queste semplici forme nascono strane creature, personaggi un po’ bizzarri o simpatiche mascotte.
E per limitare leggermente la casualità della cosa, per insegnargli a disegnare di getto ma in modo sempre ragionato, ognuno riceve dall’insegnante due aggettivi (l’uno l’opposto dell’altro).
Ed è così che arriviamo alle consegne di questa settimana.
Due shape, due personaggi, un villan e un eroe, ognuno con una caratteristica visiva che ricorda l’aggettivo assegnato.
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