Una delle tradizioni più importanti del Master in Computer Grafica è senza ombra di dubbio la settimana di Maquette.
Che significa spegnere i computer e salire in Maquette Lab, rimboccarsi le maniche e iniziare ad intrecciare fil di ferro, ricoprirlo di carta stagnola prima e di plastilina dopo.
Imparare a dare volume ad un personaggio, capire come questo possa funzionare in uno spazio tridimensionale, studiarne l’anatomia, sono tutti passaggi fondamentali dai quali bisogna passare prima di mettere le mani su un software di scultura digitale.
Ed è così che dei piccoli aspiranti 3D Artist diventano, per una settimana, disegnatori e scultori.










Scoprono che modellare la plastilina non è così complicato come pensavano, in fondo chi non ci aveva già giocato da bambino?
Scolpiscono busti anatomicamente perfetti, inventano pose bizzarre, si ingegnano con materiali di scarto e altri piccoli mezzi per rendere la loro maquette unica e subito riconoscibile.
Qualcuno crea un grosso Trent e lo riempie di muschio raccolto in mezzo ai campi dietro scuola, qualcun altro si improvvisano sarto e cuce interamente il vestito che il suo personaggio indosserà, mentre altri si limitano a “lisciare” la loro maquette al meglio, rendendola perfetta.















È un esercizio estremamente importante per i ragazzi, soprattutto per quelli che si approcciano al mondo 3D per la prima volta.
Ma sopratutto è sempre una settimana divertente, che aiuta a staccare gli occhi da uno schermo e rilassarsi ascoltando musica e sporcandosi le mani.
E non è certo finita qui.
Poi le mettiamo su un limbo bianco, accendiamo le luci, e gli facciamo centinaia di foto da postare sui social, da far vedere ai nostri genitori che ancora non hanno capito cosa studiamo, da inviare ai nostri amici e anche da mettere qui, sotto queste righe.





























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