A BigRock capita spesso di girare per i corridoi, perdersi durante le pause a guardare le pareti piene zeppe di locandine dei film realizzati dagli ex-Bigocker.
O anche solo per andare da Giglio in Ufficio Crisi.
E di solito quando passi di fronte alle classi di Game c’è sempre molta confusione: musica a palla e grasse risate.
Questa è la norma. Un Gamer lavora così.
Ma c’è una particolare settimana in cui passando di fronte alle classi del Master Game non si sente assolutamente nulla.
Un profondo silenzio spezzato solamente dalle tastiere che macinano lettere e numeri.
“Fuggite sciocchi” è iniziata la settimana di Script.
Puntuale come un orologio svizzero questo modulo miete vittime su vittime.
Si tratta di imparare una lingua completamente nuova, fatta non di parole, ma di variabili, cicli e righe di codice… La lingua degli Dei.
E il tempo a disposizione è sempre lo stesso: cinque giorni.
Che per un prof significa spiegare in un solo giorno quello che in un istituto superiore con indirizzo informatico viene spiegato in un intero mese di lezione.
E per uno studente significa apprenderlo e riuscire ad applicarlo.
Che poi è esattamente quello che hanno fatto.
Scrivendo il loro primo videogioco durante i primi 3 giorni.
Quello più famoso di sempre: PONG.
Che sembra una stupidaggine: una pallina che rimbalza contro due rettangolini.
Ma sono davvero tante righe di codice, soprattutto se, fino a ieri, non avevi idea di cosa fosse un “ciclo for”.
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