Come si realizza un videogioco?
Per rispondere in modo esaustivo a questa domanda non basterebbero milioni di parole e concetti troppo tecnici e complessi perché tutti possano comprenderli senza generare ancora più confusione.
La soluzione migliore è quella di provare sulla propria pelle cosa significa realizzare un videogioco.
E per assaggiare a pieno l’esperienza del lavoro di gruppo, ma anche l’ansia della consegna il tutto va fatto in solamente 48 ore.
In quella che noi chiamiamo Game Jam.
E che va rigorosamente fatta durante il weekend.
Si parte alle 19.00 di Venerdì, subito dopo la fine delle lezioni.
E si procede ininterrottamente fino alle 20.00 di Domenica.
Quello che ci sta in mezzo è tantissimo brainstorming, risate isteriche, pianti, notti insonni, occhiaie, lavoro di squadra, tanto supporto morale, pazienza, sangue freddo, sonno… tanto sonno, persone che dormono sotto la scrivania, a terra, in bagno, sulla tastiera del computer, alle 4 di notte o alle 10 del mattino (dipende da quanto lavori la sera prima) litri di caffè e almeno 4 lattine di redbull… al giorno.
Diciamo sempre che l’asticella si alza di una tacca, master dopo master, ma dopo aver visto cosa hanno consegnato i ragazzi dopo queste 48 ore di fuoco possiamo tranquillamente dire che quest’anno il salto è stato ancora più alto… E l’asticella è stata spostata sopra la classica tacchetta.
Come si realizza un videogioco, in 48 ore?
Basta essere pazzi… e il gioco è fatto.
Letteralmente.
Il momento della premiazione, in quella che i prof hanno battezzato “Jam Awards”.
Abbiamo fatto anche una live su Twitch provando i giochi realizzati dai ragazzi e facendoci due chiacchiere con loro.
Se sei curioso di scoprire cosa hanno combinato, farti due risate con aneddoti e “metodologie” di lavoro, allora non puoi non guardare anche questi due video.
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