Uno dei momenti più iconici del Master in VideoGames è senza ombra di dubbio la Big Game Jam, un weekend di fuoco, in cui i ragazzi hanno a disposizione solamente 48 ore per ideare, sviluppare e far funzionare un piccolo videogioco.
E fin qui, per chi ci conosce o sa cosa sia una Game Jam, nulla di nuovo.
Se non fosse che questa volta, proprio durante quel weekend, si è svolto uno dei nostri Open Day, con persone da ogni parte d’Italia in trepidante attesa di visitare la scuola.
Se vi sembra una cosa da niente, vuol dire che non avete ben chiaro cosa significa fare una Game Jam.
E potremmo anche star qui a dirvi che si scherza e ride per non impazzire, che si mangia a qualsiasi ora del giorno (e anche della notte), che si beve ogni tipologia di intruglio ultra energetico esistente sulla faccia della terra, che non si dorme e quando si dorme lo si fa sotto al tavolo o direttamente sopra la tastiera per una o due ore (di solito tra le 5 e le 7 del mattino), che si scrivono righe di codice anche ad occhi chiusi, che tutto funziona subito prima della consegna ma quando il timer segna 1 ora alla fine magicamente la build del gioco esplode e se premi il tasto “salto” il tuo personaggio “spara” e non si capisce il perché.
Ma lasciamo che siano queste immagini, a raccontarvi questa storia.
Guardatele bene e tra le occhiaie dei ragazzi scorgerete esattamente quello di cui parlavamo sopra.
Un po di sana follia.
D’altronde siamo dei Nerd.
E ci piace un sacco!
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