Se durante la prima settimana di animazione ci siamo concentrati sullo studio dei 12 principi (regole fondamentali affinché una buona animazione possa definirsi tale) per poi applicarli su palline rimbalzanti, durante questa settimana si sale di un bel po di gradini.
Sempre uno per volta.
Ma in modo esponenziale.
Si inizia con un primo acting fatto di camminate e salti per poi passare allo studio di espressioni facciali convincenti con uno dei nostri rig preferiti: Mostrillo.
L’esercizio fatto su questo simpatico “cosino” gommoso consiste proprio nell’esprimere emozioni tramite il cambio di espressione ma utilizzando esclusivamente movimento degli occhi e del corpo.
Imparare per step a gestire prima pochi controlli ma con belle animazioni, salendo via via di livello.
Gli ultimi due giorni sono dedicati rispettivamente all’acting e al lipsync, due processi importantissimi per l’animazione di un character.
Il primo inizia in teatro.
E guarda caso il nostro Cinema Bravo si presta in maniera perfetta per l’occasione.
Lo facciamo prima rendendoci conto di cosa muoviamo, come lo muoviamo, con che forza. Provare noi stessi il movimento ci aiuta a capire meglio come si muove il nostro corpo. Poi ci filmiamo, per riguardarci milioni di volte e poter utilizzare il video come reference visiva, proprio come fa un vero animatore.
Il secondo invece introduce l’utilizzo di rig facciali più complessi per la messa in scena di espressioni realistiche che coinvolgono micro movimenti di guance, occhi e bocca.
Ma perché star qui a scrivere cosa si è fatto e cosa no quando abbiamo Sereno, studente del Master CG, che ha deciso (di sua spontanea volontà) di spiegarci giorno per giorno come è strutturato questo modulo e quali sono i progressi fatti durante la settimana?
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