Avvicinarsi al MEL per la prima volta, ha lo stesso sapore del primo giorno a scuola in cui vi hanno detto:”tranquilli..la matematica è bella e facile”.
Cosi, in un’attimo, dopo la prima variabile, tutti di botta con calzoncini corti, naso che cola e quella precisa sensazione di “ma io esattamente cosa ci faccio qui ?”.
Dopo qualche ora di lezione, in classe si potevano già distinguere comportamenti ben precisi…
.io uso i vettori: “ma senti…possiamo fare un prodottovettorialeperscalarelanormaleeallinearlasullageometriain baseaduncostruttotemporalenormalizzato?”…
.io fisso il monitor: sguardo fisso su maya aperto, concentratissimo. Con la sedia posizionata a circa 1 metro dalla scrivania…”fisso il monitor sempre piu’ intensamente…prima o poi qualcosa si muoverà …sono sicuro”.
.io tanto farò l’astronauta:…e quindi il mel non mi appartiene, alla nasa non usano mel.
.io lavoro in gruppo: seduto dietro, a circa 1 metro da quello seduto già ad un metro dalla scrivania, tutti a fissare il monitor. “Se fissiamo in due lo schermo, qualcosa si muoverà . Sicuro. Lo fanno anche in guerre stellari…e funziona.”
.io sono confuso:“Marco scusa albero foglia 4 mel subscript vero ?”…parole completamente a caso. Credo sia sintomo di fusione celebrale dovuto ad un forte rigetto per la programmazione.
.io tanto mel non lo uso:poi dopo il primo script, la luce. Lo trovi completamente illuminato dalla luce divina e lo vedi scrivere come un pazzo script improbabili che fanno cose pazzesche.
…e vi confesso che, guardandoli dall’altra parte della scrivania mentre aspetto la consegna delle 11, ho paura di trovarli tutti uno ad un metro dall’altro a fissare il monitor intensamente sperando che la forza scorra potente in loro.
Il MEL causa gravi problemi di salute.
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