Quando siamo ormai agli sgoccioli del periodo di training il Master Game conclude due moduli apparentemente artistici, ma invece molto tecnici, di livello avanzato.
Il primo è quello di Modellazione 2.
Con una consegna che potrebbe sembrare una passeggiata.
La sfida è quella di creare un cubo.
Si un cubo.
E voi direte: “basta premere il tasto crea un cubo e il gioco è fatto dove sta la difficoltà?”.
Beh si… ma no.
Perché questo cubo va riempito di dettagli, inserti ed incisioni, passando da Maya a ZBrush e poi di nuovo a Maya.
Ed è qui che entra in gioco la tecnica. Perché oltre ad essere bello il nostro cubo super futuristico deve essere anche ottimizzato per l’engine di gioco.
E proprio a proposito di engine, il secondo modulo di cui parlavamo prima è quello di Unreal 5.
Si, quello super pazzesco con un sistema di illuminazione in real time da paura e modelli con conta poligonale altissimissima.
issimissimissima.
Noi lo abbiamo usato per fare environment design.
Utilizzando l’infinita libreria di texture e modelli forniti da Megascan.
Quixel santa subito.
E anche questa volta la parte artistica si mischia a quella tecnica, come utilizzare un engine nuovo, imparare a gestire illuminazione realistica, modelli ultra dettagliati o creare particellari ed effetti che rendano a pieno il mood desiderato ma senza che il pc esploda.
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