Avete ormai capito che le sfide sono il nostro pane quotidiano, ma quelle manuali… oh, quelle hanno un sapore tutto speciale! È con questa passione che abbiamo affrontato il Ribaltamentor di questa settimana, un’esperienza che potremmo definire… intrecciata e intrecciante, nel vero senso della parola.
Per chi non lo sapesse, il Ribaltamentor è quel momento in cui i ruoli si invertono: gli studenti diventano mentors, mentre mentors e staff si siedono nei banchi, pronti a lasciarsi guidare alla scoperta di qualcosa di nuovo.
Questa volta, il tema della lezione ci ha portato indietro nel tempo e in giro per il mondo: l’uncinetto. Una tecnica che affonda le sue radici nella storia europea tra il XVII e il XVIII secolo, forse evolutasi dal tambour embroidery, un tipo di ricamo realizzato con un piccolo uncino. Ma il vero boom dell’uncinetto arriva nel XIX secolo, in particolare in Irlanda, dove il celebre “uncinetto irlandese” divenne una risorsa preziosa durante la carestia. Con la sua semplicità e versatilità, questa tecnica si è trasformata in un’arte capace di unire bellezza e praticità, conquistando i cuori di milioni di persone nel mondo.
A condurci in questa avventura fatta di fili e fantasia sono state le bravissime Sabrina Lanfranchi e Giuli Maio studentesse del master in Computer Grafica, che hanno condiviso con noi il loro hobby serale!
Con il sorriso e tanta pazienza, ci hanno preso per mano, o meglio, ci hanno messo un uncino in mano, per insegnarci i primi passi nel magico mondo dell’uncinetto.
E così, armati di uncini e fili colorati, siamo partiti alla scoperta!
Ok, lo ammettiamo: non è stato tutto rose e fiori. Siamo riusciti TUTTI a fare almeno la “catena” iniziale, già lì c’è stato da sudare.
Ci hanno regalato qualcosa di davvero speciale: un razzo portachiavi creato con le loro mani.













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