Il raviolo cinese, conosciuto come jiaozi (饺子), ha origini antichissime che risalgono a oltre 1.800 anni fa, durante la dinastia Han.
Secondo la leggenda, furono inventati dal medico Zhang Zhongjing, un famoso erborista cinese.
Si racconta che durante un inverno particolarmente rigido, Zhang Zhongjing notò che molte persone soffrivano di congelamento alle orecchie.
Per aiutarle, ideò un rimedio culinario: preparò un impasto di farina, lo riempì con carne e spezie riscaldanti come lo zenzero, e lo servì bollito in un brodo caldo.
La forma dei jiaozi ricordava le orecchie umane, e si dice che questo piatto abbia aiutato le persone a riscaldarsi e guarire.
Per chi non lo conoscesse, il Ribaltamentor è un momento unico in cui tutto viene “ribaltato”.
Gli studenti diventano insegnanti e i mentors e lo staff si siedono nei banchi, pronti a imparare qualcosa di nuovo.
Ed è stato proprio il Ribaltamentor che ha tenuto Sofia di Game e Giulio di Coding.
La cucina si è trasformata in un laboratorio di sapori e tradizioni: tavoli imbanditi di verdure fresche, pasta sottile pronta per essere farcita e un gruppo di mani operose pronte a mettersi all’opera.
Tagliare la verdura è stato il primo passo.
Ogni movimento era accompagnato da chiacchiere, risate e il profumo irresistibile degli ingredienti.
Poi, la fase più delicata: chiudere i ravioli. C’è chi ha scelto la chiusura a mezzaluna, chi ha sperimentato le pieghe più complesse, chi ha fatto dei panzerotti!
Ma tutti con lo stesso entusiasmo e la stessa attenzione ai dettagli.
Per alcuni era la prima volta, per altri un piccolo ritorno alle tradizioni di famiglia, ma in ogni caso il risultato è stato lo stesso: ravioli perfettamente imperfetti, pronti per essere cotti.
E infine, il momento più atteso,il ritorno a casa e l’assaggio.
Ognuno ha portato con sé i propri ravioli, li ha cucinati e gustati con soddisfazione. Il verdetto? Semplicemente buonissimi! Il sapore del lavoro di squadra, della condivisione e della scoperta di una nuova tradizione ha reso questa esperienza ancora più speciale.
Questo è lo spirito che ci unisce: imparare insieme, sperimentare e creare ricordi attraverso il cibo.
E se la magia del Natale si diffonde con i biscotti appena sfornati, quella di un momento condiviso tra amici può nascere anche da un semplice raviolo.















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