Quando si è studenti, a volte non si ha una visione precisa di cosa significhi “lavorare”.
Soprattutto quando si tratta di computer grafica, disegno, videogiochi. Per noi si tratta sempre di passione.
Ma quando poi ci devi vivere di questo lavoro, allora devi cominciare a pensare alla strada giusta da prendere.
Per questo organizziamo i viaggi di Londra e Parigi. Per entrare in contatto con le realtà che si celano dietro alla nostra passione e capire come lavorano, come sono strutturati.
Capire, tra le altre cose, cosa è richiesto da parte di un giovane artista per cominciare il suo cammino nella produzione di sogni.
A Parigi abbiamo incontrato tre produzioni molto diverse, che ci hanno dato modo di capire il funzionamento del mercato in vari livelli. Quello dei videogiochi di alta fascia, quello delle esperienze virtuali in uno studio più piccolo ma più dinamico, quello dell’advertising e dell’animazione.
Abbiamo capito che un artista, se vuole applicare in questo settore, dev’essere all’inizio estremamente volubile, saper adattare o cambiare il proprio stile in base a ciò che viene richiesto. Perché si sa, si inizia sempre dal basso per poi affermarsi e salire sempre di più.
È la lezione più importante.
E sotto la pioggia, le schiarite e dopo ancora pioggia, ci giriamo Parigi. Una città che ispira in ogni suo metro.
Incontriamo alcuni BigRockers che vivono lì e stanno ancora rincorrendo i loro sogni.
Rimarrà un bel ricordo di questa avventura, bagnato, ma bellissimo.
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