Si cambia ancora software nel Master Game.
Mentre una classe rimane su Maya per affrontare il temibile modulo di Rig 1, nell’altra si sperimenta con qualcosa di più creativo.
Substance Painter.
Parliamo quindi di texture, fondamentale per i ragazzi di Game, perché proprio grazie alle texture si possono aggiungere dettagli che in modellazione non sarebbe possibile ricreare.
Ma torniamo al programma.
Il sistema è molto simile a Photoshop, per intenderci.
Ci sono centinaia di pennelli diversi, puoi usare maschere o strumenti di selezione e si lavora su livelli.
Se ne usano così tanti che se per sbaglio ti dimentichi di rinominarli… beh, è la fine.
Questi livelli vengono usati per assegnare un materiale base, il colore o un po’ di dettagli ad un oggetto, rendendolo il più realistico possibile.
Dopo qualche esercizio propedeutico, dove si inizia a sperimentare con i pennelli, gli specular e le maschere di selezione, si passa alla consegna della settimana.
Creare le texture di una pistola.
Che sembra una cosa da niente, ma in realtà ha tutta una sua logica.
Una texture ben studiata può essere in grado di raccontare qualcosa.
Un graffio in più, una macchia, un adesivo appiccicato male. Tutto serve a descrivere una storia; quella di chi la usa o della pistola stessa.
Poi è ovvio. Lavori con una vena trash non mancano mai.
Ma d’altronde ognuno ha il proprio stile.
Master 33 – GAME – Texture by BigRock on Sketchfab
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