Sono passati solo due giorni dal viaggio in America.
Stiamo ancora “assorbendo” il jet lag.
Per i corridoi ogni tanto si vedono passare gli zombie.
Ancora facciamo fatica a pensare di essere tornati, molti di noi si immaginano che da un momento all’altro si riprendano le macchine per fare altre duecento miglia.
Questo viaggio ci ha cambiati, ci ha riscoperti. Abbiamo percorso più di 4000 chilometri, sfidando il sale, la sabbia, la neve. Abbiamo visto cambiare di fronte a noi paesaggi incredibili, dal nulla totale al vetro e le luci della città.
Abbiamo mangiato di tutto, abbiamo provato le peggio bibite e patatine che non meriterebbero di stare al mondo da quanto radioattive sono.
Abbiamo scoperto nuovi amici e ne abbiamo confermati tanti altri. Abbiamo ascoltato storie, riso e cantato insieme durante le infinite ore di macchina.
Abbiamo imparato a prendere decisioni, a rischiare, a fidarci. Come una famiglia.
Andare dall’altra parte del mondo lascia un segno indelebile nelle persone. Qualcuno addirittura se l’è proprio tatuato addosso.
Abbiamo capito come si viaggia. Che il viaggio non è fatto dai luoghi che visiti ma dalle persone con cui lo fai.
E lo abbiamo fatto insieme.
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