Nel modulo di Composizione i ragazzi approfondiscono le tecniche di composizione musicale adattiva per videogiochi, ovvero come realizzare dei brani con arrangiamenti non lineari e dinamici, che rispondono in tempo reale a ciò che accade in un videogame.
Approfondiscono le tecniche di scrittura ed implementazione utilizzate in titoli come: Zelda: Breath of the Wild, Devil May Cry 5 e Bloodborne, tramite analisi ed esercizi interdisciplinari mirati.
Studiano inoltre i meccanismi ed il funzionamento della musica applicata ai media lineari come film e serie tv, studiando le specifiche interazioni tra musica ed immagine.
Nel modulo di arrangiamento i ragazzi imparano a decostruire un brano per poi riassemblarlo in una forma diversa.
Es. Prendiamo 4 battute di un brano di Schubert e le facciamo diventare un mambo.
È bello cambiare vestito ogni tanto, no?
Rielaborare e riadattare un brano musicale, sia esso classico o pop, presuppone coglierne l’identità profonda, l’essenza. Solo così possiamo ampliare il materiale originale, allungandolo, sviluppandolo e saldandolo in una metamorfosi coerente.
E unendo universi lontanissimi.
Nel corso di orchestrazione invece i ragazzi imparano a “immaginare per orchestra”, allenando l’orecchio a percepire i colori strumentali individuali, collettivi e combinati (es: distinguere il trombone dal corno), per poi trasferire ciò che si è sentito sulla partitura e farlo suonare nella Daw (ma perché no, anche viceversa).
Imparano a pensare la musica sia nella dimensione verticale (armonia, timbro) che in quella orizzontale (contrappunto) e ad approcciarsi alla composizione partendo dal suono.
Sviluppano la propria e personale tavolozza di colori, creando sulla Daw un template di hybrid orchestra.
Attraverso questi esercizi i ragazzi esplorano la loro creatività (pensiero laterale), sviluppano una visione d’insieme e imparano a far dialogare mondi diversi.
Avere un’identità forte è un requisito fondamentale per spiccare nel mondo del lavoro.
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